giovedì 2 settembre 2010

di Michele Dotti

"I have a dream: il partito del buonsenso e dell’onestà
Ho fatto un sogno, è meraviglioso e non intendo più svegliarmi.

Ho sognato che un bel giorno, un giorno non lontano, stanchi di attendere e sperare in tempi migliori, i settori più attivi della società civile si riuniranno per organizzare tutti insieme il cambiamento politico nel nostro paese, creando un’alternativa credibile, seria, affidabile che tutti gli italiani potranno abbracciare al di là dei rispettivi percorsi politici di provenienza. Un nuovo soggetto politico, estraneo a tutte le vecchie logiche partitiche, né a destra né a sinistra, ma semplicemente “avanti”…

Un movimento fondato semplicemente sul “buonsenso”; quanto basta a capire che la raccolta differenziata è mille volte meglio degli inceneritori, che il risparmio energetico e le rinnovabili sono le vere alternative alla follia del nucleare, che le grandi opere servono solo ai grandi affari mentre sono le “piccole opere” quelle che migliorano davvero la vita della gente!

Un movimento che sa dire si quando è il momento di dire si e no quando è il momento di dire no, in modo chiaro e comprensibile a tutti: si all’integrazione, al rispetto delle diversità, al pluralismo, alla libertà d’informazione, alla pace. No al razzismo, all’esclusione, al monopolio dell’informazione, alla censura, alla guerra e ad ogni forma di violenza.

Sarà così, riflettendo tutti insieme sui contenuti, che i rappresentanti della società civile -raccolti intorno a un tavolo- si accorgeranno di avere fra di loro molti più punti in comune di quanti non ne abbia mai avuti al proprio interno nessun partito nella storia repubblicana. Si renderanno conto cioè di avere creato in tutti questi anni di impegno silenzioso, non soltanto un orizzonte di valori comuni, ma anche un vero “programma” di azioni da realizzare per risollevare il paese, un programma fondato su una visione della società che nessun partito -fino ad ora- ha mai realmente promosso.

E così, mostrando una saggezza che non si è mai vista in Italia, questi “leader” di un “movimento senza leader” sceglieranno consapevolmente di fare ciascuno un passo indietro, per poterne fare dieci avanti tutti insieme.

Ho sognato che ognuno metterà da parte per un attimo quel pizzico di orgoglio, più che legittimo… direi quasi sacrosanto, per i percorsi meravigliosi che ha creato fino ad ora e rinuncerà alla propria sigla, al proprio nome, al proprio logo, per vederne i contenuti aprirsi all’intera società.
Sarà un atto di coraggio e grandezza d’animo, oltre che di lungimirante umiltà!
Un gesto di portata storica, che aprirà uno scenario nuovo per il paese.

E sarà così che in un solo giorno “scompariranno” -per fondersi tutti insieme, invincibili- i Comuni Virtuosi, il Movimento per la Decrescita Felice, le Città della Transizione, i Comuni solidali, le Città del Bio, tutto il mondo del Commercio Equo e Solidale, della Finanza Etica, del Consumo Critico, tutti i Gruppi di Acquisto Solidale, le Associazioni di Volontariato, le ONG, tutte le Liste Civiche e i Comitati spontanei, tutto il Movimento per l’acqua pubblica, gli ambientalisti, quanti si battono contro le mafie, per fondersi in uno straordinario progetto politico unitario ed aprirsi ad ogni singolo cittadino onesto del nostro paese!!!

E tutti insieme creeranno il “Partito del buonsenso e dell’onestà”, che inizierà da subito a presentare il proprio programma su internet, nelle piazze, in tutte le riviste della società civile, nei bagni in spiaggia e nelle baite in montagna, nelle liste d’attesa dei pediatri e delle poste, nei pub e ai concerti… spinto dall’entusiasmo di milioni di volontari di ogni età che ritroveranno finalmente il piacere di impegnarsi civilmente per il proprio paese.

I sondaggi daranno questo partito al 45%, per cui presto anche le tv non potranno più ignorarlo e la visibilità sarà così moltiplicata.
I tentativi di screditarlo -e ve ne saranno diversi- falliranno miseramente, perché la credibilità delle persone che lo rappresentano è tale che non potrà essere smontata così facilmente.
I migliori esponenti della società civile, infatti, si impegneranno in questa sfida che la storia ha posto sul loro cammino; da padre Zanotelli a Francuccio Gesualdi, da Maurizio Pallante a Marco Boschini, da Riccardo Petrella fino ad arrivare a Don Luigi Ciotti, che verrà scelto all’unanimità come candidato premier.
Il nome di Don Ciotti raccoglierà subito la fiducia di milioni di cittadini del Sud d’Italia, da decenni esasperati dai ricatti delle mafie, che vedranno in lui finalmente la speranza concreta di liberarsi dalla criminalità organizzata, e così i sondaggi saliranno ulteriormente portando il partito del buonsenso oltre il 53%.

Gli altri partiti, terrorizzati, reagiranno come possono, alla vecchia maniera, facendo mirabolanti promesse a cui nessun italiano ormai crede più e insinuando che i rappresentanti del nuovo “partito” non possono essere all’altezza della sfida, troppo inesperti dei meccanismi della politica e dell’economia…
A quel punto però nessuno li ascolterà, né replicherà, perché il “programma di governo” della nuova realtà è ormai chiaro a tutti e soprattutto pare scritto dalla gente, finalmente.

Si taglieranno gli inutili e costosissimi investimenti in armi, così come tutti i vergognosi privilegi della Casta, si riaffermerà con forza il valore della cultura, dell’istruzione pubblica, della sanità pubblica, dell’acqua pubblica, si ridistribuirà finalmente la ricchezza nel paese dopo decenni di accresciuta disuguaglianza, si stringerà un patto di solidarietà fra le generazioni che interromperà quella odiosa “guerra fra genitori e figli” sul piano professionale, sociale ed economico.

Liberi dalla paura, così a lungo strumentalizzata per fini elettorali, si ritroverà il piacere di uscire di casa, di stare insieme, di incontrare l’altro. Il razzismo sarà sconfitto dall’amicizia (e quando è il caso anche dall’amore) promossa da precise politiche volte a favorire l’incontro fra le culture.
Le esperienze virtuose -dopo innumerevoli e conclamati successi- verranno prese a modello per tracciare le politiche nazionali, finalmente improntate su una sana ricerca della felicità, più che sulla assurdità della crescita illimitata del PIL.

L’occupazione ripartirà fondata su base più solide, libera dalle fluttuazioni e dalle speculazioni della finanza e più concretamente incentrata sull’economia reale, sull’energia verde, sugli scambi locali, sulla solidarietà. Una solidarietà che andrà anche oltre le frontiere affrontando le sfide globali della fame, della sete, dell’analfabetismo, del lavoro minorile, con la necessaria efficacia.

Ho sognato che la stragrande maggioranza degli italiani -gente onesta che si alza la mattina per andare a lavorare, fa la fila in posta, rispetta il rosso al semaforo- troverà nel “Partito del buonsenso e dell’onestà” il proprio riferimento naturale alle elezioni, e milioni di cittadini che avevano abbandonato il voto perché esasperati e delusi, ritorneranno alle urne non dovendo più scegliere il “meno peggio”, ma potendo finalmente scegliere il “meglio”!
E così alle elezioni sarà un vero trionfo e la gente tornerà a sorridere, libera da quel velo grigio che impedisce oggi di guardare al futuro con speranza e serenità.

Le divisioni ideologiche presto saranno dimenticate e i nostri nipoti un giorno non riusciranno a capire, studiando la storia sui libri di testo, come noi abbiamo potuto impiegare tanto tempo prima di renderci conto di avere la forza necessaria e le capacità sufficienti per realizzare questa rivoluzione pacifica, prima di divenire consapevoli che questo sogno poteva davvero divenire realtà".

http://www.micheledotti.it/

venerdì 22 gennaio 2010


Noi che vorremmo l'avv. FRANCESCO SILVESTRE presidente dell'ordine degli avvocati di Brindisi per il biennio 2010-2012

Sono oramai imminenti le elezioni per il rinnovo del Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Brindisi.
Quest'anno la novità è data dalla presenza di due liste ad oggi ufficiali e dunque di 30 candidati, poichè oltre a quella che sostiene il Presidente uscente, avv. Augusto Conte, si presenta un'altra lista che auspica il rinnovamento e che propone l'avv. Francesco Silvestre, quale nuovo presidente.

Tra i punti alla base del programma della formazione alternativa, che sarà trasmesso in forma integrale via mail a tutti gli iscirtti nella giornata di lunedì 25 gennaio, i seguenti:
1) approvazione del regolamento del consiglio dell'ordine di Brindisi;
2) maggiore trasparenza nell'attività di gestione dei fondi e nella predisposizione del piano dell'offerta formativa;
3) disciplina della incompatibilità tra cariche della fondazione e del consiglio;
4) garanzia di rotazione di tutte le cariche consigliari;
5) adeguata rappresentanza della categoria dei giovani avvocati;
6) costituzione del comitato pari opportunità.

I candidati consiglieri:
1- FRANCESCO SILVESTRE
2- ROMANO VINCENZO
3- ATTOLINI GIUSEPPE ARMANDO
4- DE CASTRO ROBERTA
5- CRESCENZO ILARIA
6-SICILIA ERNESTINA
7-DE GUIDO MARIO
8- LAMARINA SALVATORE
9-MANCINI CLAUDIA
10- CAVALLO ROSA GIOVANNA
11- ORLANDINO FRANCESCO
12- SANTOMANCO GIUSY
13- NACCI ALESSANDRO
14-MARZO ORESTE
15-GRAZIUSO EMILIO

COME SI VOTA:
1) E' necessario esprimere 15 preferenze sulla scheda elettorale, avendo cura di riportare anche i nomi dei candidati il cui cognome è uguale a quello di altri colleghi.
2) Le liste non sono bloccate, pertanto a discrezione dell'elettore è possibile il voto disgiunto.

DOVE SI VOTA:
Presso la biblioteca del Consiglio dell'Ordine presso il Tribunale di Brindisi, l'1/2 febbraio 2010 (in prima convocazione dell'assemblea se è presente almeno la metà degli iscritti), oppure il 5/6 febbraio dalle ore 9,30 alle 13,00 (valida la presenza di 1/4 degli iscritti).

lunedì 25 maggio 2009

un Angelo mi ha inviato questa riflessione!

Siamo in campagna elettorale, forse la più selvaggia o così ci pare solo perchè attuale.
Mi sono chiesto se andare o meno al seggio n°... anche questa volta dopo le innumerevoli disillusioni, i vari tonfi e il radicato disincanto perchè lo scenario migliori.E così ho annotato alcuni pensierini della notte:
E' ormai opinione diffusa ritenere la politica e l'impegno politico come "cosasporca" da cui tenersi lontani. Tanti dicono di avere idee politiche ma di essere apartitici, soprattutto fra i giovani. I più scafati poi giungono a ritenere l'eventuale partecipazione alla politica una sorta di moneta di scambio per vantaggi spiccioli che ovviamente diventano tanto più congrui quanto più si è capaci di intuire per tempo il carro del vincitore. Ma in fondo "politica" non significa forse occuparsi della "Polis" ovvero del bene comune?Affrontare e risolvere problemi e bisogni collettivi? Ampliare i propri orizzonti egocentrici ed egoistici per raggiungere più alti stadi di benessere attraverso il bene della collettività?
E' giunto il momento di cominciare a restituire etica alla politica e l'unica via possibile è la partecipazione. Delegare significa spesso infischiarsene e come diceva qualcuno più saggio di me "non è importante che tu ti occupi di politica... tanto è la politica che si occupa di te", piaccia o no. Salvo ad un tratto sentirsi schiacciati da regole e disposizioni o scelte che altri hanno preso per noi.Delegare significa permettere ad altri di decidere per noi, e non in funzione di una legittima rappresentatività ma solo perchè hanno occupato spazi che altri hanno negligentemente lasciato vuoti.
Delegare consente a comitati d'affari di banchettare sulle nostre miserie, sulle malattie nostre e dei nostri figli e su una qualità della vita che è più vicina a quella Libanese che europea.Delegare significa dover pagare un microappartamento a 3000 al metro quadrato quando ne varrebbe un terzo e non basta una vita di lavoro per pagarlo...
Sapresti descrivermi il concetto di schiavitù?
Cosa è se non cedere la propria vita e la libertà di scelte future per un bene che dovrebbe spettarci se non per diritto almeno ad un prezzo equo = costi + giusto guadagno!
Delegare significa autoespropriarsi del diritto di cittadinanza. Delegare significa declassarsi al rango di sudditi o peggio servi di un feudo... "ma mi protegge, mi aiuta, mi fa favori".
No! ti rende schiavo.
Prova a chiedere ad un cavallo che nasce in libertà se gli piacerebbe essere bardatosotto un carro da tiro... pur con una razione quotidiana necessaria alla sopravvivenza ed a tirare il carro! Qualcuno si è chiesto come mai tante eminenze politiche sono disposte a spendere cifre a cinque o sei zeri per una campagna elettorale? Spirito di servizio? Ai tempi dei Francesco Saverio Nitti o Gaetano Salvemini i seggi in Parlamento erano offerti per lo spessore delle loro personalità e dei loro pensieri ed erano così signori da pagarsi perfino il treno perchè non si dicesse che approfittavano del loro appannaggio per gravare sulle classi deboli.
E rispondersi "tanto son tutti uguali" è solo l'ennesima pilatesca espressione per girarsi dall'altra parte.

Si forse gli altri son tutti uguali, e tu? Se sei diverso fa sentire la tua voce!

E la prima, più elementare forma dell'esercizio della democrazia è dare il proprio voto di "fiducia" per qualcosa in cui si crede e a qualcuno che merita la tua fiducia.
Non vendere la tua fiducia come non venderesti tua figlia, oggi è quanto di più caro possiamo allevare!

domenica 17 maggio 2009

ELEZIONI COMUNALI - OSTUNI 2009
CANDIDATO SINDACO:
SALVATORE DE STRADIS
ESTRATTO DEL PROGRAMMA DI OSTUNI DEMOCRATICA

PERCHE' UNA PROPOSTA ALTERNATIVA?

La nostra proposta per le elezioni amministrative, in chiara opposizione all'attuale amministrazione, nasce da un movimento che si è creato intorno ad un progetto di città nuova, partecipata e condivisa, e che raggruppa cittadini di diversa estrazione sociale e culturale, legati insieme da una forte istanza di rinnovamento rispetto al modo di governare Ostuni.
Il sindaco attuale professa e attua la politica del “Principe” che accentra tutto il potere su di sé, e pretende il servilismo da parte dei suoi alleati politici e dei singoli cittadini. E il peggio sta nel fatto che l’intera classe politica, opposizione compresa - nella sua passività - non fa nulla per porre un limite a questo modo di amministrare.

Ostuni Democratica è nata per l’istanza della società civile di tornare protagonista della vita amministrativa, attraverso rappresentanti conosciuti e stimati, ciascuno nei propri ambiti, per essere da sempre al servizio di una comunità, della quale vanno preservate le ricchezze, recuperate le bellezze, valorizzate le potenzialità.
La nostra iniziativa è nata per dare voce a chi non l’ha e restituire dignità ai cittadini, i quali – intorpiditi dagli effetti delle deleghe in bianco rilasciate ai propri rappresentanti – devono riprendere oggi coscienza dei loro DIRITTI, per saperli rivendicare senza accettare soluzioni di rassegnato ripiego.

Cambiare orientamento

Dobbiamo cominciare a pretendere dalla politica che svolga il suo vero ruolo: attivarsi con decisioni, scelte, orientamenti, idee e progetti, per indirizzare la città verso lo sviluppo e la diffusione di un benessere che non sia di pochi ma che diventi comune e condiviso. Oggi più che mai l’attenzione dell’Amministrazione deve essere rivolta soprattutto:
- ai giovani, ai quali va assicurato un lavoro che realizzi le aspirazioni di ciascuno.
- alle famiglie, alle quali va offerto sostegno per difenderne la stabilità.
- alle imprese, alle quali vanno garantiti i servizi necessari per fronteggiare la crisi.

Un progetto di città: La città che vogliamo

Noi vogliamo una città nella quale tutti i cittadini si sentano sostenuti nel cammino verso il proprio sviluppo e verso la propria evoluzione in campo culturale, sociale ed economico.
Il percorso di crescita deve esprimersi attraverso la pianificazione, deve farsi progetto e raccogliere in sistema articolato quelle soluzioni che in maniera organica andranno a costituire:
- Il Piano di sviluppo sostenibile per tracciare le linee guida per una crescita sociale, culturale ed economica della città in armonia con le risorse e le valenze del territorio, sottoponendo le scelte alla doman­da: stiamo migliorando la vita comune e quanti nuovi posti di lavoro andiamo a creare?
- Il Piano Regolatore per stabilire regole uguali per tutti nelle modalità di utilizzo del territorio comunale in modo da rompere quella catena dell'abusivismo legalizzato messo in atto dall'attuale amministrazione che, tramite le cosiddette "varianti" al PRG esistente, per alcuni adatta le regole a quel che gli serve, mentre per tutti gli altri riserva legali dichiarazioni di abusivismo o di diniego.

STRUMENTI OPERATIVI

Il Comune dovrà esaltare il potere di controllo e di indirizzo, nonché di sostegno e di stimolo verso tutti gli ambiti vitali della propria socialità, trasferendo ad agenzie esterne gran parte delle attività che la legge non obblighi alla gestione diretta.
Il Comune ridurrà la propria presenza nella gestione diretta dei servizi (es. asili nido, servizi alla persona, servizi culturali, sportivi ecc.) garantendo comunque la totale accessibilità per i cittadini ai diversi servizi, la congruità dei loro costi e il sostegno alle famiglie meno abbienti. In quest'ottica abbiamo pensato di porre accanto ai servizi direttamente gestiti dal Comune o da altri Enti ed agenzie del territorio - in loro piena cooperazione-, alcuni strumenti che crediamo importanti nel cammino verso la politica dello sviluppo sostenibile.

Il Centro Marketing Territoriale lavora per definire e guidare il rilancio e lo sviluppo del territorio, organizzando le risorse produttive e culturali, individuandone le specificità, le valenze e le potenzialità e producendo la più stretta simbiosi fra la risorsa "Città di Ostuni" ed i mercati. È formato da professionisti del marketing e sostenuto dal comune e dagli operatori dei vari settori.
- sviluppa l’attività di pianificazione e programmazione strategica del prodotto “Città di Ostuni” in termini di sistema delle attività produttive (agricoltura, artigianato, servizi) e di sistema dell'accoglienza (turismo);
- avvia lo stu­dio, la ricerca di mercato, le indicazioni produttive, la progetta­zione ed il sostegno alla vendita di produzio­ne locale in campo agrico­lo, artigianale, artistico, ecc., e, anche tramite il Centro di Cultura e Formazione, cura l'aggior­namento professionale degli addetti e degli imprenditori;
Servizio di Assistenza Domiciliare Integrata
- Il Servizio di Assistenza Domiciliare Integrata è una forma di assistenza rivolta a soddisfare le esigenze per lo più degli anziani, dei disabili e dei cittadini anche temporaneamente non autosufficienti, e di chiunque abbia necessità di un'assistenza anche non continuativa, che può variare da interventi esclusivamente di tipo sociale (pulizia dell'appartamento, invio di pasti caldi, supporto psicologico, disbrigo di pratiche amministrative, ecc.) ad interventi socio-sanitari (attività riabilitative, assistenza infermieristica, ecc.). Opera sulla base di un tariffario approvato dall'Amministrazione comunale nel quale siano garantiti servizi gratuiti ai non abbienti e ad altre categorie agevolate.
Centro di Cultura e Formazione
È il luogo in cui si realizza il “siste­ma formativo” e luogo di risposta al disagio sociale.
- consente momenti di aggregazione spontanea, in particolar modo per i giovani, per l'eserci­zio della libertà espressiva nel campo del teatro, della pittura, della danza, della musica e delle attività ar­tistiche e culturali in genere;
- stimola l’autopromozione non solo nel campo della cultura, ma anche in quello lavorativo attraverso laboratori e corsi di formazione professionale e di edu­cazione alle attività produttive (artigianato, agricol­tura), e, raccordandosi con altre strutture (Informagiovani, Sportello unico per le imprese, ecc.), non solo è di sussidio nella ricerca di lavoro, ma offre servizi di tutor nella creazione di nuove imprese (incubatrice d’impresa) o nella riconversione professionale.
Ufficio per la Trasparenza e la Partecipazione Democratica
- E’ interfaccia fra il Comune e le Consulte di quartiere e attende al controllo del rispetto delle norme previste per la partecipazione democratica; è a disposizione dei cittadini tutti i giorni per tutto il giorno (prevedendo la partecipazione di delegati del forum e/o delle consulte di quartiere);
- cura le attività del Forum della società civile e delle Consulte tematiche; - è collegato all'Ufficio del difensore civico.

Un sindaco per Ostuni

Riteniamo che il sindaco prima di essere amministratore debba essere garante del rispetto della dignità di ogni uomo, debba sapere guardare il mondo dalla parte della gente comune, debba avere in sé grande disponibilità al confronto e al dialogo.

La scelta di sostenere la candidatura di Salvatore De Stradis quale sindaco di Ostuni è maturata per la sua piena corrispondenza con l'idea di sindaco che noi abbiamo. Per noi è l'uomo che meglio riesce a coniugare spirito di servizio ed esperienza politica e amministrativa necessari per realizzare la nostra "città per l'uomo".
In base a queste considerazioni abbiamo esposto parte dei nostri impegni programmatici per i prossimi anni di amministrazione della città dichiarandoci impegnati a concordare con la città stessa variazioni e modalità nonché le scelte di prioritaria importanza.










giovedì 14 maggio 2009

il coraggio delle idee...per Ostuni Democratica

Mi chiamo Giusi Santomanco, ho 35 anni e tante cose belle nella mia vita..fatta di una famiglia solida, di amici autentici disseminati un po' in tutto il mondo, di un lavoro che - tra gioie e dolori - è comunque la mia grande passione: difendere i diritti degli altri!
Mi sono laureata a pieni voti e con i benefici della lode nel 1999, con un anno fuori corso, perchè oltre allo studio mi dedicavo a volontariato tra anziani e tossicodipendenti, la catechesi in parrocchia coi bambini, la produzione di una fascia pomeridiana per giovani sull'emittente locale e piccoli lavoretti estivi per risparmiare un po' di soldini da destinare ai viaggi.
Dopo la pratica forense svolta a Roma ho deciso di ritornare in Ostuni, la mia amata cittadina natale, per mettere la mia professionalità al servizio della mia comunità (che fa pure rima!).
Ho avuto la fortuna di incontrare professionisti validi, corretti e leali, che mi hanno trasmesso la passione per la LIBERA professione che..se veramente tale..può dare grandissime soddisfazioni, soprattutto se non si è avidi di denaro.
Così nel 2004 sono riuscita ad aprire il mio studio professionale..di cui ne sono titolare. Fantastico, no?
Ricordo che all'epoca mi affidai ai benefici del prestito d'onore, studiai la normativa e preparai la domanda da me. Non mi affidai a nessuno e non chiesi alcuna "raccomandazione" e di li a pochi mesi mi fu accordato il prestito per avviare la mia attività !
Così da 10 anni..quotidianamente..ascolto la gente, le loro difficoltà, le loro sofferenze e mi moritfica constatare che molto spesso tanti di loro sono avviliti e sfiduciati da una realtà che comprime oltre modo le loro libertà, al punto di cancellarle. Questo poi, quando riguarda i miei coetanei, è ancora più inaccettabile per me!!
Nella professione mi sforzo di seguire il modello di Calamandrei..il quale diceva che "l'avvocato è un professionista della comprensione, della dedizione e della carità". E così metto sempre al primo posto l'interesse del cliente, piuttosto che il mio guadagno economico..e di questo non mi vergogno.
Questa premessa mi è parsa doverosa perchè da questo amore per la giustizia, per la certezza delle regole e per la salvaguardia dei deboli è venuto fuori il mio desiderio di interessarmi alla politica.
La politica è una cosa che i più considerano sporca e la gente per bene se ne disinteressa a ragione.
Ma mi è capitato tempo fa di aver letto una frase: PER IL TRIONFO DEL MALE E' SUFFICIENTE CHE LE PERSONE PER BENE SI ASTENGANO DA QUALUNQUE INIZIATIVA...e, credetemi, mi sono sentita colpevole di reato di omissione!
Così ho maturato la voglia di confrontarmi con gli altri, con persone che reputavo politici degni della mia stima.
Uno di loro mi ha convinto ad avvicinarmi al costituendo Partito Democratico e, nel giro di un paio di mesi, mi sono ritrovata costituente regionale e dirigente provinciale del neonato PD.
Ahimè, in soli 6 mesi le crepe di un progetto tanto valido sulla carta, quanto traballante per i "capicantiere" che avrebbero dovuto vigilare sulla erigenda costruzione, sono diventate falle irriducibili..e così mentre il neonato PD crollava un po' dappertutto in Italia, io e altri amici in provincia di Brindisi e soprattutto ad Ostuni decidevamo di prendere le necessarie distanze dal "vecchio agonizzante che, su letto di morte, si aggrappa al giovane per trascinarlo nel suo oblio" (liberamente tratto da W. Bordon, Perchè sono uscito dalla casta, Casa Ed. Ponte delle Grazie, 2008).
Dimessa dal PD, la frase letta sul TRIONFO DEL MALE mi rifrullava nella mente, il che - accompagnato dalle sollecitazioni crescenti dei miei clienti e dal sostegno di un gruppo di amici audaci e coraggiosi - ha contribuito a produrre un frappè che abbiamo deciso di chiamare OSTUNI DEMOCRATICA!
Ostuni Democratica è un'associazione di persone, più o meno giovani, che si propone di riqualificare la politica, riportandola ad ARTE DI GOVERNARE NELL'INTERESSE DI TUTTI, sottraendola al senso che ha oggi, ossia mezzo per speculare nell'interesse di pochi.
Abbiamo raccolto volti nuovi, di gente stimata unanimemente dalla collettività, che si è sempre distinta per l'impegno sociale e lavorativo a servizio degli altri con competenza e professionalità.
Riteniamo che sia questa la gente che, oggi più che mai, deve dare il proprio contributo per la collettività, senza cercare posizioni personali di potere, senza tutelare interessi settari.
Chi ha speso la propria vita nella costruzione di realtà solide (famiglia, lavoro, relazioni sociali), sacrificandosi sempre per affermare il giusto e senza scendere a compromessi squilibrati e scellerati, oggi è CHIAMATO a mettersi in gioco per il bene di tutti.
Ostuni Democratica è diventata così una lista civica, rappresentativa di diverse categorie sociali (e molte altre ci auguriamo di fidelizzare nei prossimi mesi) che è entrata in maniera un po' provocatoria nell'agone politico chiamato a rinnovare sindaco e consiglio comunale ostunese.
La sfida è appena iniziata e non si pone come traguardo l'8 giugno 2009..No. no. Anzi questa data rappresenta per noi il dies a quo (termine iniziale) per il nostro progetto di costruzione, formazione e rinnovamento futuri. Finora abbiamo raccolto diversi sostenitori e piano piano la gente comincia a prendere coscienza della necessità di RINNOVAMENTO, consapevole del fatto che il mantenimento di posizioni di potere sempre nelle stesse mani può determinare eccessi di autorità che, se non arginati tempestivamente, sfociano in arbitrio ed abuso..due nemici sicuri della democrazia.
Finchè la sovranità apparterrà al popolo, come solennemente recita la nostra Costituzione, sarà il popolo a doverla esercitare...e il popolo oggi - soggiogato dagli effetti nefasti delle deleghe in bianco accordate ai vecchi politici - deve AVERE IL CORAGGIO di riemergere dal torpore in cui è stato da altri volutamente gettato, deve cercare l'alternativa laddove esista mentre, diove non c'è, deve adoperarsi per crearla...perchè la nostra società merita una possibilità in più.
Noi di Ostuni Democratica siamo a servizio della gente...., se hai letto fino in fondo questa riflessione vuol dire che è stata interessante almeno un po': BENE..ora ti chiedo: vuoi essere dei nostri??
Se si, manda un e-mail con i tuoi dai a ostunidemocratica@libero.it, per essere iscritto alla newsletter ed essere informato nel dettaglio di tutto il programma.

venerdì 24 ottobre 2008

Chi ha detto che da allora..ossia dal 1950..l'Italia ha fatto passi da gigante??
La storia rappresenta il nostro passato, ma anche il nostro futuro...e conoscere gli errori del passato dovrebbe aiutarci a prevenire quelli del presente!